sabato 1 settembre 2018

Un nuovo articolo su di me su 'La Nuova Ferrara'






L'articolo online lo trovi qui 

Circa un anno fa avevamo raccontato della decisione di un ferrarese doc, Nicola Tenani, di lasciare quasi tutto per provare una nuova esperienza di vita, passando dagli scritti di rock del quale si era occupato fino ad allora a libri che raccontano i Paesi in cui vive con la famiglia. Sì, perché prima in India e poi in Cambogia, Tenani è stato seguito dalla moglie Valentina e dalla piccola Isabel di 8 anni. «Tre anni fa - ci diceva nel settembre 2017 - abbiamo vissuto in India, per circa un anno, al ritorno abbiamo iniziato a soffrire di quella nostalgia, quel “Mal d’Asia” di cui Tiziano Terzani ha parlato a lungo nei suoi libri. Così nel tempo la decisione di lasciare tutto, la casa, vendendo i mobili, mia moglie chiudendo i rapporti con un buon lavoro ma inappagante».

il trasferimento

La famiglia ha preso armi e bagagli e si è trasferita a Kampot, in Cambogia, dove Tenani ha continuato a lavorare nel mondo della scrittura, pubblicando libri e scrivendo articoli come ghost-writer sia a livello giornalistico che nel mondo web. Durante l’esperienza in India lo scrittore ferrarese ha raccolto tanto materiale, che ha trovato sfogo nei primi due romanzi, Le fate del Travancore e Le fate del Malabar, che ha pure avuto modo di presentare nella sua città. Ora, dopo alcuni mesi di ritardo causati anche dalla scomparsa dell’editore (Panesi di Cogorno), è uscito l’ultimo volume della trilogia keralita (Stato sulla costa indiana del Malabar), intitolato Le fate del Kochi. «Il libro racconta due storie verosimili ed una fantastica, la terza, che mi è stata direttamente ispirata dai grandi classici vedici della letteratura indiana. Racconta infatti di un’apsaras, una creatura bellissima simile a una ninfa, che vive ai margini delle acque, invisibile agli occhi degli uomini, se non quando decide lei. I primi due, invece, narrano di una cobra femmina che depone le uova in una piantagione di thé e le riflessioni di una donna moglie di un barcaiolo nelle backwater di Alappuzha, la “Venezia d’Asia”».

la nuova vita

Qui in Cambogia - aggiunge - nella nostra zona, piove da 30 giorni, siamo spesso allagati ma questo è il regno dell’acqua, stiamo bene. Sopporto sempre meno gli expat (gli espatriati, ndr) che già dopo poco dimenticano di essere in un Paese affascinante, una cultura tutta da scoprire; per questo motivo ci sleghiamo sempre più dall’Occidente e avviciniamo sempre più le persone khmer per imparare, capire. Sto anche iniziando un progetto come guida turistica, saltuariamente porto turisti nelle pagode, spiego loro il buddhismo, l'hinduismo che lo ha generato, il significato delle statue, della meditazione, la vita del Buddha Siddharta...Ferrara? Come dissi l’altra volta mancano un po’ i cibi, meno tutto il resto».

Il nuovo libro di Tenani si trova in formato e-book sugli store, ma si può ordinare anche nelle librerie o via mail a tenny2004@libero.it 

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