venerdì 21 aprile 2017

Un piccolo estratto dal mio nuovo e-book, 'Contemplazione, una via per il risveglio'

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[ ... Armonia e consapevolezza.
Fate vostro questo concetto, lasciate che divenga quasi mantra e marchio mentale, vi sarà di forte supporto nel momento in cui la contemplazione ‘in Natura’, negli elementi non artificiali, si rivelerà come fonte armonica perseguibile, individuabile non tanto nella ragione quanto nella percezione.
Voi siete parte del Tutto, sì proprio Voi, così come il Tutto è parte di Voi.
Com’è possibile allora esulare dal Tutto, dalle forme minimali, minuscole di vita, dalle manifestazioni degli elementi, il Fuoco, l’Aria, la Terra, l’Acqua, l’Etere inteso come elemento specifico di propagazione delle energie invisibili?


Focalizzate questo concetto e iniziate un semplice esercizio che vi consenta di porvi in sintonia universale, come lo sono le singole cellule del nostro organismo: armonia, consapevolezza, simbiosi. Nel momento in ci questi equilibri si alterano, lo stesso corpo manifesta la patologia, così come avviene nel momento in cui ogni singolo essere perde la propria identità di parte del Tutto.
Inutile negare che l’essere Uomo, in questa Era confusa, è il disequilibrio, la rottura dell’Armonia, l’Uno che vuole essere Tutto e non parte necessaria ma non fondamentale.
Questa sarà non solo una splendida rivelazione ma la consapevolezza che durante gli esercizi di contemplazione, gradualmente, lontani dai centri otturati del lavoro, dello shopping, anche della spiritualità, potrete vivere un’esperienza profonda in voi stessi, in piena comunione armonica con ciò che intorno a voi è visibile e invisibile.
Imparate a captare i segnali del visibile come dell’invisibile: la somma di entrambi è il Tutto e voi ne siete parte sostanziale quando abbandonati a ciò.
L’esercizio successivo sarà quello di armonizzare i vostri chakra nel pieno di una libertà ora consapevole: in questo non negatevi esperienze ed esercizio guidato praticando lo yoga o la meditazione nei centri preposti, qualunque sia la disciplina o la via che sceglierete.
Approfondite il vostro ‘dialogo’ con il corpo per mettere lo stesso in comunicazione con la mente alla ricerca dell’equilibrio e della percettività armonica insita in voi tutti.
Visto attraverso quest’ottica, lo yoga inteso come pratica solamente fisica assume il compito di rinforzo corporeo, allenamento necessario anche alla mente, ai chakra percettivi, nel momento in cui il vostro bilanciamento fisico e mentale incontrerà la contemplazione meditata.

...Focalizzate questo concetto e iniziate un semplice esercizio che vi consenta di porvi in sintonia universale, come lo sono le singole cellule del nostro organismo...

Grazie a questa consapevolezza nuova, la disciplina yogica necessiterò di una guida, di un’istruzione competente che capisca in quali canali convogliare l’esercizio rivolto al riequilibrio corpo/mente.
Così com’è buona regola approfondire la conoscenza della disciplina, dei mantra, del vostro reale o presunto interesse con la spiritualità che affrontate, un atto onesto e dovuto, soprattutto un auto-chiarimento necessario.
Oggi lo yoga è proposto in molteplici, forse anche troppi percorsi diversi e occidentalizzati; con un po’ d’intuito e pratica ponetevi come obbiettivo la giusta via conciliandovi tra esercizio fisico e mentale, spirituale, sia all’interno di un unico corso praticato oppure compensando un’attività fisica a una rivolta con cura alla pratica della meditazione.
Non vi elenco le molte opportunità proposte: confido nella vostra buona conoscenza o nel vostro spirito di ricerca illudendomi che anche grazie a queste pagine, la vostra ‘sete’ sarà placata anche solo parzialmente, ma avvertendone i benefici, grazie ad una disciplina personale, completa e non frustrata e frustrante.

Il vero nemico negli eventuali ‘fallimenti’ che avrete incontrato nel vostro cammino scoprirete essere non voi in prima persona ma la frustrazione, il sentimento di obbligo e di monotonia...]

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